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08 feb - Arci LO-FI - Milano, Via Pestagalli 28

12 mar - ROCKET - Opening Paletti - Milano, via Pezzotti 52

18 apr - ROCK 'N' ROLL - Milano, via Buschetti 11

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biografia

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I MasCara nascono nel 2007 a Vergiate (VA). Lucantonio Fusaro (voce, chitarra) e Claudio Piperissa (chitarra) fondano con l'aiuto di Marco Piscitiello (basso) un gruppo di musica rock, fortemente contaminata dalle influenze New Wave e Post Rock, che in questi anni Zero hanno avuto il loro momento di rinascita. Dopo diversi cambi di line-up alla batteria e alle tastiere, la formazione trova il suo equilibrio con Nicholas Negri (batteria) e Simone Scardoni (piano,synth e violoncello), con i quali iniziano a scrivere i primi pezzi. Il loro obiettivo è quello di aprirsi un varco tra il mondo della musica indipendente e quello della tradizione rock italiana. Nessuno schieramento, nessuna appartenenza. Il romanticismo a cui si riferiscono è pregno di quell’epicità semplice, ingenuamente disincantata ed ambiziosa. La loro musica si sposa con i riferimenti del passato e del presente, avanti e indietro sulla linea del tempo, per raccogliere il testimone di gruppi storici italiani come Diaframma, Litfiba e Scisma, attingendo anche dalla Gran Bretagna di Cure, Joy Division ed Editors, fino al Canada degli Arcade Fire. Solo storie ed esplosioni. I MasCara sono sognatori lucidi alla ricerca dell’eternità e le loro canzoni rappresentano punti di vista e sensazioni, ma anche stati emotivi primordiali, il più delle volte veicolati per mezzo di racconti o miti. Il tentativo è sempre quello di portare alla luce i rapporti umani e gli stati dell'anima comuni a tutti gli uomini e le donne. A fine Novembre del 2009 i MasCara decidono di incidere il primo Ep dal nome "L'amore e la Filosofia", interamente autoprodotto e contenente cinque brani inediti che riscuotono diversi consensi da parte del web ( Ondarock,Storia della Musica,Fuori dal Mucchio ecc…) e delle riviste di settore (Blow Up e Rumore), ricevendo recensioni positive ed entusiastiche soprattutto per la maturità della loro proposta musicale. Nel 2012 ecco il loro primo album “Tutti usciamo di casa”, un lavoro composto da dodici brani, registrati presso il Mono Studio di Milano con Matteo Cantaluppi (già al fianco dei MasCara sul primo EP e produttore di The Record's, Edipo, Canadians, Nesli) e Matteo Sandri (Rezophonic, Sananda Matreya), con la collaborazione di Ivan Rossi (Bachi da Pietra, Zen Circus, Virginiana Miller) e Raffaele Stefani (Gianna Nannini, Amor Fou, Morgan). Da segnalare la partecipazione di un'orchestra composta da giovani musicisti classici dai 17 ai 28 anni diplomati o studenti al Conservatorio (2 violini, viola, violoncello, oboe, fagotto, marimba, flauto, percussioni) ed un coro di bambini (presente nella traccia 11).

DISCOGRAFIA

album

Guerra - Ep

Coming soon

Autoprodotto

 

Tutti usciamo di casa - LP

Maggio 2012

Eclectic Circus / Universal

 

L'amore e la Filosofia - EP

Febbraio 2010

Autoprodotto

official remix

Un Figlio lo sa - Cantaloop

2012

Eclectic Circus / Universal

cover

Guerra - Litfiba Cover - 2013

Marzo 2013

Mascara Cover

 

Idroscalo - Edipo Cover

Gennaio 2013

The Observer Compilation VOL II

compilation

Fiore del Male - MasCara

Luglio 2010

Shiver Vol 5

 

Andromeda - Mascara

Giugno 2012

Costello's Molotov'

 

Idroscalo - Cover Edipo

Gennaio 2013

The Observer Compilation VOL II

Video Photo LYRICS
L'amore e la Filosofia
  • Il Gesto di Ettore

    Quando ti sollevai al di sopra dell'orizzonte

    Ti consegnai a dio

    Come di notte rimango sveglio

    Cosi di giorno guardo te

    Ti tengo le mani anche quando vorresti lasciarle

    Sapendo che tanto le troverai

    anche se non tornerò dalle mie guerre

    anche se, maturerai

    nessuna paura potra mai

    posare le labbra e baciarti la fronte

    l'abbraccio sul quale ti stendi saprà cullarti

    anche se non lo vedrai, anche nel dolore sai

    vorrei tu sapessi del mio amore

    come grano nasce un filo d'oro

    in bocca di parole

    che sussuro mentre giochi o mentre ridi

    come un esile preghiera

    mentre il mondo mi distrugge, mentre marcia la provincia

    mi vedrai strisciare appeso a un carro

    nel cortile sotto casa

    ripensa a queste pagine che scrivo

    e ridi di chi piange per me, per il mio addio

  • Fiore del male

    Guardami finche ho

    Negli occhi la pace

    seppure sottile, seppure per poco

    fino a che tutte le cose perse per caso non avranno la luce

    sei inchiostro ed aceto su labbra assetate

    io sono la porta, tu il ladro di sera

    credimi non aprirò

    alcuna bottiglia che versi a fiumi rancore

    fino a che tutte le cose che hai calpestato non avranno la luce

    sei come loro, io no

    hai gettato i nostri cuori

    sei un fiore del male

    sei un fiore del male

    sei un fiore del male

  • Andromeda

    Ho seguito il rumore di catene

    ti ho trovata cosi legata come si deve

    non sono un eroe, non ho ali ai piedi Andromeda

    ho il telefono pronto, finirai sul tubo, finirai sul tubo

    su cemento rottami e detriti,

    cartastraccia di chi garantisce una vita ideale

    e ti lascia annegare nel bel mezzo del mare Andromeda

    sei legata all'altare

    Sono gia attorno a te

    Per l'occasione non si tratta di uno solo perchè

    una preda sei, una preda sei

    ti ripenso e c'è fin troppo buio nella mente per ammettere che

    la violenza c'è, la violenza c'è

    la sconfitta costringe a cadere

    ti ho trovata cosi legata come conviene

    ogni lacrima vera fa colare il mascara Andromeda

    Rivedrò ogni particolare, fotogrammi di odio sopra il mio cellulare

    non sono un eroe, non ho ali al piede Andromeda

    Mi dovrei vergognare, eppure resto a guardare

    Sono gia attorno a te

    Per l'occasione non si tratta di uno solo perchè

    una preda sei, una preda sei

    ti ripenso e c'è fin troppo buio nella mente per ammettere che

    la violenza c'è, la violenza c'è

  • Oltre il nero

    Esci se non hai colpe ne ammissioni o lividi

    infondo le tue aspirazioni perdono il colore

    sotto il velo di una nube che ricopre i nostri giorni

    ma oltre questo nero sarà il blu

    sarà il blu, sarà il blu e aspetto

    Vivi e troverai tempo per pensare agli incubi, ai rimorsi

    io non credo a questo nero

    mi stringo ad un pensiero

    un giorno questo cielo sarà blu

    sarà il blu, sarà il blu e aspetto

    sotto i colpi di una pioggia fitta

    corri senza sosta

    qui nella tempesta resta solo un folle

    che urla contro il cielo

    "tu vai, sarai blu, sarai blu, sarai...sarai blu"

  • L'amore e la Filosofia

    Uno studente di filosofia piangeva lungo la via

    se non ho una rosa per me

    come mai potro donarla a lei e intanto pensava

    come mai potro

    raggirarla se le sue pretese senza senso non saprò quietare

    no, no, no, l'amore non fa per me

    no, no, no, l'amore non fa per me

    Piango sol perchè non è facile

    come la filosofia, come la filosofia

    no, no, no l'amore non fa per me

    no, no, no l'amore non fa per me

    Piango sol perchè non è facile

    come la filosofia, come la filosofia

  • Ghost

    Io son di brividi addosso

    di quei sogni prima che lei se ne vada

    di voce in soffi

    e questo tonfo che continua sembra parli proprio a me

    ma non riesco mai a capire di che sostanza sia

    che cosa mai son stato io?

    E chi mi ha messo in questo caldo?

    caldo,caldo,caldo senza fine

    e che mi chiama sempre di più

Tutti Usciamo Di Casa
  • Dorian Postmodern Parte I

    Ciò che ambisco di più

    che sogni anche tu

    è diventare l'ennesimo Dorian Gray

    Se c'è stato un tempo in cui ero solo al mondo

    oggi come ieri non ne ho tenuto conto

    Se non mi commuovo al gonfiore del tuo viso

    è dovuto ad un patto sul mio giovane sorriso

    Per tutti i miei dischi

    per un quadro di Kandinsky

    ho implorato al cielo giovinezza per veleno

  • I Giorni di Urano Contro

    Soffierà,

    tra le mie lenzuola verrà

    e sorriderà di tutte quelle volte che non ho risposto alla domanda

    "Se vendessi il mondo? e se vendessi il mondo?"

    La sua voce si fa dura non permette repliche

    nella notte sa ghiacciarti la pelle

    non serve coprirsi vorrà una risposta

    "Se vendessi il mondo? e se vendessi il mondo?"

    Se vendessi il mondo

    terrei qualcosa che mi parla di te

    Solo vendendo il mondo avrò la chiave

    ed il segreto del disordine

    Gloria a tutto ciò che cambia

    Gloria a tutto ciò che cambia

  • Tutti Usciamo Di Casa

    Chiudo un poco gli occhi e ti vedo sempre la

    sulle scale della chiesa a fissare una pozzanghera

    Che bella vita fragile l'aeroporto la illumina

    E sono li seduto solo un gradino più in basso

    quanta gente tutta intorno parla senza dire niente

    Sfilano Generazioni di pazzi che contano,che cambiano,che cantano

    Santi e Dei che si rincorrono

    Mentre noi con i piedi sfioriamo un po' d'acqua in momenti che adoro

    Benedetti noi

    Per aver stretto tutta questa grazia

    imprigionando le giornate dentro dadi di legno

    a conservarla perchè il nostro petto non è mai abbastanza per trattenerci l'anima

    Restano Generazioni di pazzi che contano, che cambiano, che cantano

    Santi e dei che si rincorrono

    Mentre noi come in sogno corriamo sull'acqua ripetendo a ciascuno di voi

    cos'è la vita non lo sai che prima o poi tutti usciamo di casa?

    Cos’è la vita? Ancora non lo so ma prima o poi tutti noi uscimmo di casa

  • Da Uomo a Uomo

    Capitano ha già finito di bere il suo caffè?

    glielo ripreparo

    Capitano qualcuno l'aspetta per caso o come me

    è solo un misero superstite che fugge?

    Le confesso sento da giorni una voce qualcosa mi dice che

    quest'isola in cui siamo sbarcati in qualche modo ci salvera

    Crede ancora in quegli ordini che,

    per essere uomo, si dice contino

    che serve sparare di rabbia e gelido

    senso del ritmo, senso di vuoto

    mentre si affronta la vita

    Ma l'età che ci divide non importa per me

    per raccontare i fallimenti ci vuole forza , la stessa forza

    ci vuole onore

    non serve mirare

    non serve sparare

    ne senso del ritmo ne senso di vuoto per la verità

    Mi faccia ascoltare che cosa si prova

    ad essere un uomo che ritrova la libertà.

  • La Stanza

    Gocce d’assenzio Nel cuore del freddo

    L’umidità dei miei sogni distorce il soffitto

    La volontà dei miei giorni è un colpo di genio che mi invade

    Assaporo la sensazione

    Il sangue che sale Lo sento fluire Mi spinge ad urlare

    Di sicuro il prossimo muro che faccio crollare

    In centro a berlino è quello del suono

    Fogli strappati con pensieri ingessati

    Ricordi sbiaditi di questa Berlino

    Ricordi di ansie in questo stanzino

    che mi ha costretto qui

    Assaporo la sensazione

    Il sangue che sale Lo sento fluire Mi spinge ad urlare

    Di sicuro il prossimo muro che faccio crollare

    In centro a berlino è quello del suono

    Apro gli occhi al nuovo futuro

    Ho il sangue che sale Lo sento fluire mi spinge ad urlare

    Di sicuro il prossimo muro che faccio crollare

    in centro a Berlino È quello del suono

  • Di Gioia e Rivolta

    Sembra un fiume in piena

    la folla si sveglia e un brivido elettrico sale e percorre la schiena

    "venite paure e terrore per essere alzate di peso e gettate per terra"

    un coro profondo da vicoli e piazze si alza

    "Siam la gioventù la dignità, una canzone che fa

    di gioia e rivolta è l'aria d'un canto si riempie la strada"

    Non ricordo chi sedeva a fianco a me

    ma il suo accento ed il profumo denso di terre lontane li porto ancora con me

    E' un giorno di sole spietato che picchia bruciandomi il collo, corrode la schiena

    ma un coro profondo da strade e colline si alza

    "Siam la gioventù la dignita una canzone che fa

    di gioia e rivolta è l'aria d'un canto si riempie la strada, Non ho paura di correre verso te

    non ho paura delle bombe o della faccia che hai"

    "Padre è il più bel giorno perchè

    oggi ho scacciato la sete, non ho più fame"

  • Dorian Postmodern Parte II

    Quanti volti ho incontrato

    Quante maschere ho contato

    Quante eterne giovinezze sul bancone quanto offerte

    Se la vuoi anche tu Saremo una voce in più

    E se mi insegui ancora non conosci la paura

    non conosci la natura di una vita senza vita

    Provi ancora il piacere nel respirare la brezza del vento?

    starai solo anche oggi o godrai delle copie a passeggio?

    Stringi i pugni o sorridi nel procedere col tuo portamento

    cogli ancora quei fiori che spargerai sul tuo pavimento?

  • Un Figlio lo sa

    Anche se lo voglio non ci riuscirò mai ad immaginar com'era giovane

    tanto giovane come lo sono io

    Anche se racconta le sue storie quando siam seduti a tavola

    presuntuosamente ho sempre allontanato la sua immagine dalla mia

    Ed ho sbagliato me ne accorgo e son sincero se

    adesso scrivo sopra queste poche pagine

    che ripensandoci ogni figlio lo sa ogni figlio lo sa

    Aprono le braccia ci sollevano

    e non importa il giorno non importa più che anno è

    difenderci è un istinto animale

    difenderci da tutto quanto il dolore a illuminarlo per veder meglio

    Guarda questa foto c'è qualcosa di te in me

    sembrava semplice sentirsi giovane, com'eri giovane come ora sono io.

    Quanti dei tuoi sogni ci hai spezzato come pane sulla tavola

    gli hai spezzati per noi figli e dirti grazie sembra inutile cortesia

    Ma ho sbagliato e me ne accorgo e chiedo scusa se

    ho perso spesso l'occasione di parlar con te

    di quanto amore questa fragilità che hai nascosto per noi

    Apri le tue braccia so che mi accolgono

    e non importa il giorno non importa più che anno è

    difenderci sarà un istinto animale

    noi due a difenderci da tutto quanto il dolore a illuminarlo per veder meglio, per veder meglio

  • Le città da costruire

    Avrò la costanza e la pazienza

    La calma e la freddezza di guardarmi nel profondo?

    lascerò che il tempo che ho trascorso

    si disponga tra gli squarci e le macerie

    Dovrò ascoltare tutte le promesse

    che per sciocca esitazione non ho rispettato mai

    sarà cemento da far colare tra le ferite

    di questa terra che sembra nuda ed indifesa dalla quale ripartiro

    Poi mi fermo e non trattengo

    la fitta d'emozione che riaffiora in lacrima

    l'adolescenza e la sua rete

    che maldestramente mi ha portato verso te

    Dovrò vederti in tutti quei momenti

    che per sciocca esitazione io non ho vissuto mai

    saranno linee tra i miei progetti

    E costruirò un palazzo proprio al centro dei ricordi

    perchè svetti sopra tutte le città

    ricolme o vuote di te

    che scavi senza esitazione la più grande strada mi attraversa

    e che io chiamerò Amore Amore Santo

    sei una luce tra questa basi così solide

    per le città da costruire che ho dentro di me

  • Tempo prendimi per mano

    Come quei soldati naufragati sulla spiaggia

    senza rendermene conto sono un uomo senza fede ne ideali,

    senza l'ombra di un passato che mi veda come attore

    Tempo prendimi per mano ferma la tua corsa

    supplica di un uomo che vorrebbe

    la sua storia la sua memoria la sconfitta o la sua gloria

    vuole un posto per sognare per poi dire al proprio amore

    qui io abiterò e non vuole più restare della cronaca la vittima.

    Per ora il mio passato è solo sabbia che mi scorre tra le dita

    quello costruito dai massmedia è così lontano da me

    Mentre i mie compagni si truccavano per essere più grandi

    per sembrare meno stanchi,per incutere terrore,

    per vestirsi di medaglie che avevano rubato ai caduti,io chiedevo

    Tempo prendimi per mano ferma la tua corsa

    supplica di un uomo che vorrebbe

    la sua storia la sua memoria la sconfitta o la sua gloria

    vuole un posto per sognare per poi dire al proprio amore

    qui io abiterò e non vuole più restare della cronaca la vittima.

    La sua storia la sua memoria la sconfitta o la sua gloria vuole

    un posto per sognare per poi dire al proprio amore

    qui io abiterò e non vuole più restare della cronaca la vittima.

  • L'ultimo viaggio di Argo

    In paese non rimangono i ragazzi

    restan solo quattro vecchi che si fan chiamare re, chiamateli re

    Il loro regno è nel passato

    di fumo denso l'anima mandarli via sembra un impresa da eroi

    Lasciate come un livido a chi vi ascolterà

    un solco sulla sabbia bianca che vi ricorderà

    Io tra i capelli di Nettuno ho vissuto fra migliaia di uomini pesce

    cavalcando le onde per chilometri

    le terre del mare sembrava dicessero

    Scusa, ci spiace ma è tempo di andare

    non puoi restare con noi

    qualcun altro arriverà dopo di te

    e la partenza è nelle mani del signore del mare che aspetta

    scivolando tra gli scogli ho trovato la porta di una stanza lucente

    tra spuma e diamanti c'è un principe

    è solo un bambino mi sfiora dicendomi

    Scusa, volevo non piangere ma è tempo di andare

    ancora lo vedo in piedi sul letto e asciugandosi il viso mi dice "Scusa,Scusa"

    Possente dio del mare

    lascio le mie stanche ossa ad essiccare al sole

    mentre parto per un lungo viaggio

    E' tempo di andare per raggiungere gli eroi che avevo perso

    e che mi aspettano già da un po.

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